Work Life Design : il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata

Il cosiddetto Work Life Design , almeno secondo le aspettative, è destinato a diventare il nuovo standard per la gestione delle risorse umane nelle aziende moderne, che sembrerebbero tenere sempre più in considerazione è il giusto equilibrio tra lavoro  e  vita privata.

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Un buon Work-Life Design è un desiderio più maschile o femminile? Kelly Services, leader mondiale nella consulenza per le risorse umane, ha presentato i risultati di un’indagine sul Work-Life Design, raccogliendo le risposte di 164.000 lavoratori e lavoratrici in 28 Paesi, di cui circa 4000 in Italia.

Il quadro emerso dimostra che non è una questione di genere: è apprezzato, infatti, da tutti i lavoratori e, a livello di percentuali, le differenze sono spesso minime.

In alcuni casi, i ruoli tradizionali risultano persino invertiti.

Ad esempio, a livello europeo, un ambiente di lavoro improntato sull’amicizia e sulla cordialità è desiderato più dagli uomini (54%) che dalle donne (50%). Questo gap tra generi è ancora più evidente in Italia: i sorrisi tra le scrivanie sono importanti, infatti, per il 56% degli uomini, avanti di 8 punti percentuali rispetto al gentil sesso (48%).

Il 66% delle lavoratrici italiane dichiara di apprezzare i benefici del lavoro flessibile, contro il 61% degli uomini, mentre il 35% desidera programmi per la cura dei bambini (la percentuale degli uomini si ferma al 28%).

Secondo i dati raccolti, a livello mondiale, il 74% delle lavoratrici considera l’equilibrio tra vita professionale e privata una caratteristica che influisce sulla scelta del posto di lavoro. E’ seconda soltanto a retribuzione, benefit e altri incentivi finanziari (89%), alla pari con le opportunità di carriera.

Quali sono gli elementi che costituiscono il Work-Life Design?

Lavoro flessibile

Il 66% delle lavoratrici italiane sostiene che le forme di lavoro flessibile, che comprendono orari personalizzati e smart working, favoriscano un equilibrio tra lavoro e vita privata. Il 35% considera il tempo libero retribuito (ferie e giorni di malattia) altrettanto fondamentale, mentre il 4% ritiene essenziale la possibilità di disporre di ulteriore tempo libero.

Governance del lavoro

Il 31% delle lavoratrici italiane dichiara che policy aziendali forti, che limitino il lavoro al di fuori del normale orario d’ufficio, sono fondamentali per un buon equilibrio tra lavoro e privato. Il 13% considera altrettanto importante limitare il ricorso alle e-mail di lavoro nel tempo libero, mentre per il 20% è essenziale che le aziende incoraggino i dipendenti ad usufruire di tutte le ferie.

Realizzazione personale ed empowerment

Il 45% delle intervistate del Bel Paese ritiene fondamentale che il datore di lavoro dia la possibilità di dedicarsi a progetti o ad iniziative innovative. Solo il 16% sarebbe interessata a prendersi anni sabbatici per dedicarsi ai propri interessi personali.

Cultura aziendale

Il 48% delle lavoratrici in Italia dichiara di apprezzare un ambiente nel quale sia favorito un clima amichevole tra i colleghi.

Inoltre, l’impegno da parte delle aziende nella corporate social responsibility, nella diversity e nelle pari opportunità, insieme a pratiche lavorative ecosostenibili è importante. Il 35% delle intervistate, infatti, dichiara di tenere in considerazione l’impegno verso le tematiche green durante la valutazione di un nuovo posto di lavoro.

Benefit e servizi legati allo stile di vita

Il 32% delle lavoratrici italiane ritiene essenziale la disponibilità  sul luogo di lavoro di benefit e servizi al fine di garantire un miglior equilibrio tra lavoro e vita privata. Fanno parte di questi servizi programmi di wellness come fitness center on site, convenzioni con centri benessere e attività  antistress come la meditazione. In modo particolare, dichiarano di apprezzare particolarmente servizi per la cura dei bambini e dei familiari, rispettivamente con il 35% e il 30%.

Dall’indagine emerge che una percentuale significativa- il 42%- delle lavoratrici sacrificherebbe parte della propria retribuzione in cambio di modalità  di lavoro più flessibili: un ben più ridotto 12% di donne sarebbe pronto a sacrificare la retribuzione in cambio di meno responsabilità.

Voi, cosa ne pensate?