Come migliorare la produttività dei dipendenti?

Un’ impresa di successo non può prescindere dal considerare prioritario un rapporto proficuo e soddisfacente con i propri dipendenti, la cui produttività rappresenta uno dei fattori che influenzano direttamente la redditività di un’azienda.

I dipendenti ne sono il motore ed è superfluo evidenziare come un impiegato soddisfatto sia anche un impiegato produttivo. Secondo una recente indagine condotta da AtTask e Harris Interactive, i dipendenti occupano soltanto il 45% del tempo speso in ufficio a svolgere la mansione principale richiesta.

Troppe e-mail, riunioni lunghe e improduttive, mancanza di organizzazione: le ragioni possono essere molteplici. E dunque, come si può far aumentare la produttività dei dipendenti?
Ecco alcuni cambiamenti da introdurre per spronare gli impiegati a fare di più e meglio.

No al multitasking
Nonostante sia una delle qualità che si ricercano in un dipendente, il multitasking può solo peggiorare la vita lavorativa dell’impiegato che si trova costretto a dividere le sue energie in più compiti, performando meno in tutte le mansioni e aumentando il rischio di errori e incomprensioni.

Enfatizzare il senso di comunità
Tendenzialmente si preferisce scindere lavoro e vita privata, ma un forte senso di comunità all’interno dell’azienda permette di creare una sorta di rete di supporto sia professionale che personale. Congratularsi per l’ottimo lavoro svolto è un incentivo a sentirsi parte di una comunità che ha uno stesso obiettivo.

Lavoro da casa
Solitamente si tende a credere che il lavoro da casa provochi un calo delle prestazioni per via della moltitudine di distrazioni e di faccende da sbrigare, ma uno studio dell’Università di Stanford ha dimostrato come l’home working aumenti la produttività del 13%. Complici la quiete e il comodo ambiente, che permettono di ridurre drasticamente le pause dal lavoro.

Riducete le riunioni e siate più “easy”
Tutti alzati, nessuno seduto. I dipendenti possono utilizzare il telefono a patto che ciò non leda alla concentrazione o risulti maleducato. E, come fa l’Engineer Manager di Facebook, Mark Tonkelowitz, fatele un’ora prima di pranzo: risultano più veloci ma non per questo meno proficue.
Provate a ridurne il numero e/o la durata, lasciando più tempo ai dipendenti di svolgere i loro compiti.

Meno e-mail
Un studio condotto da Microsoft e dall’Università dell’Illinois dimostra che s’impiegano almeno 15 minuti per riprendere efficientemente il lavoro dopo un’interruzione dovuta dalla ricezione un’e-mail. Se dovete dare degli avvisi, è meglio mandare un’unica e-mail lunga piuttosto che frammentare le informazioni in più messaggi.